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venerdì 22 maggio 2015

Nepal: un piccolo ma ideale "segnale di ripresa" da un campo di softball della Toscana

Dopo un anno e mezzo sono finalmente riuscito a consegnare al grande arbitro di softball (e baseball) Antonio Manciocchi un "pensierino" che lo stesso mio fratello minore Jeetbhadur ed altri amici del Nepal mi avevano procurato proprio per lui!

Si tratta di "solo" sei pacchetti di sigarette, di cui Manciocchi ne è un collezionista, e che lui stesso mi aveva chiesto di procurargli, ma in questo momento del "dopo-terremoto", come dire, appare come un simbolo ideale di quella che da sempre mi è sembrata una delle più nobili "vocazioni" di quelle genti: scambiare...

Che siano le emozioni di un viaggio o di una piccola e grande avventura per i sentieri dell'Himalaya, gli incontri con le sue genti e le loro tradizioni che nonostante l'apparente lontananza, riescono così straordinariamente a farti sentire a casa, oppure proprio qualche tentativo di portare a loro sostegni ed aiuti vari, compresi certo anche quelli di queste ultime settimane, la sensazione è sempre la stessa: del prendere e del dare. Del donare e del ricevere. Dello "scambio", insomma. 

Sono convinto che il Nepal farà di tutto per tornare ad essere non come, ma meglio, di prima; pronto ad offrirsi e a darci tanto. Molto più di quanto ci si possa immaginare.

Tu hai ringraziato me, carissimo Antonio, dal campo di softball di Sesto Fiorentino, durante una partita di baseball giovanile al cospetto del nostro Monte Morello, ma non preoccuparti assolutamente: sono io e sono i miei amici che ringraziamo te!
E magari ti aspettiamo anche, per dirtelo e dimostrartelo di persona, a Kathmandu...





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